Quando siamo soli, soffriamo come i nostri amici animali ? Noi, forse un pò meno!
La solitudine, ovvero l’assenza di affetto sostegno e conforto, che genera al contrario la compagnia, è uno stato in cui nessuno dovrebbe trovarsi.
Il rapporto che creiamo con i nostri amici a quattro zampe spesso è di simbiosi, un legame profondo e costante tanto da riempire la nostra quotidianità.
Non sempre però è possibile avere i nostri PET con noi.
La lontananza dai nostri animali produce in loro, in tempi brevi, spesso un effetto più amplificato rispetto a noi umani.
Molti studi hanno confermato che in solitudine i nostri cani hanno diversi atteggiamenti negativi quali abbaiare, ululare o piagnucolare di continuo, oppure distruggere gli oggetti o defecare/urinare in casa fino all’inappetenza, vomito o diarrea.
Il mio cane infatti, in assenza del padrone (mamma) o della sua amata protetta (figlia) continua a ricercarne gli odori, spostandosi da una stanza all’altra, sonnecchiando tristemente vicino alla porta in attesa del nostro ritorno. E’ un animale, ma, soffre come noi!
Ecco perché la figura del “PET SITTER “ è importante, deve essere valutato e scelto con uno sguardo verso il futuro.
Non sarà la “Mummy” di Via col Vento, ma una sua partecipazione in famiglia può diventare fondamentale per la tranquillità del nostro animale e per la serenità dell’intero nucleo familiare.
Il termine appropriato è quindi “fidelizzazione” del vostro PET SITTER scelto, non per aiutarvi nell’emergenza, ma per diventare un componente importante della famiglia, che può aiutarvi e nel tempo stabilire un rapporto di amicizia e fiducia con il vostro cane.
Quando cerchi un PET SITTER sceglilo in base alle esigenze attuali, e soprattutto quando lo trovi, fidelizzalo perché senza una “Mummy” la loro vita in tua assenza è certamente più triste e difficile !
Francesca T.